La posizione aggressiva di Nintendo contro l'emulazione è ben documentata. Le azioni legali dell'azienda hanno comportato significativi sanzioni finanziarie per gli sviluppatori di emulatori e i distributori di strumenti di pirateria. Nel 2024, gli sviluppatori degli emulatori di Yuzu e Ryujinx Switch hanno dovuto affrontare ripercussioni legali, con Yuzu che si è accontentato di $ 2,4 milioni e Ryujinx cessava lo sviluppo a seguito dell'intervento di Nintendo. Anche l'emulatore di Dolphin Gamecube/Wii ha affrontato una pressione per quanto riguarda il suo rilascio di vapore. Il caso di Gary Bowser, a cui è stato ordinato di pagare $ 14,5 milioni per la rivendita di dispositivi che hanno aggirato le misure anti-pirateria Nintendo, evidenzia la gravità della risposta di Nintendo.
Di recente, un avvocato brevetto di Nintendo, Koji Nishiura, ha fatto luce sulla strategia dell'azienda. Mentre gli emulatori stessi non sono intrinsecamente illegali, Nishiura ha chiarito che il loro uso può diventare illegale a seconda di come interagiscono con il software di gioco. La copia dei programmi di gioco o le misure di sicurezza della console invalidanti costituiscono una violazione del copyright ai sensi della Legge sulla prevenzione della competizione sleale del Giappone (UCPA). Questa legge, tuttavia, si applica principalmente all'interno del Giappone, limitando la portata di Nintendo a livello internazionale.
Nishiura ha usato la scheda Nintendo DS "R4" come esempio, un dispositivo che ha permesso agli utenti di giocare a giochi piratati. Nintendo ha sostenuto con successo che i produttori e i rivenditori della R4 hanno violato l'UCPA, portando al suo divieto nel 2009. Ha inoltre sottolineato che gli strumenti che facilitano i download di software piratati all'interno di emulatori, come l'app 3DS "Freeshop" o Switch "Tinfoil", anche affollate sulle leggi sul copyright. La causa di Nintendo contro Yuzu ha citato un milione di copie piratate della leggenda di Zelda: lacrime del regno , evidenziando le significative perdite finanziarie associate all'emulazione e alla pirateria.